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1000 multe da foto e videotrappole Kyma Ambiente. Dalla metà dello scorso mese di giugno ad oggi, i dispositivi di controllo di Kyma Ambiente hanno segnalato alla Polizia Locale di Taranto 1.000 infrazioni che sono diventate altrettante multe.

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Da quando sono attive foto e videotrappole, attualmente circa 60 disseminate in vari punti della città, il contrasto al fenomeno dell’abbandono selvaggio dei rifiuti è diventato uno degli obiettivi principali della dirigenza dell’azienda partecipata del Comune di Taranto.

1000 multe, lotta al “turismo del rifiuto”

Dunque 1000 multe per un ammontare di sanzioni notificate che si aggira attorno ai 100mila euro. Di questi, una parte consistente è stata già pagata e incassata, anche i verbali più salati da 500 euro. La stretta collaborazione con la Polizia Locale è fondamentale in questa operazione. «Grazie a questa opera repressiva, abbiamo incastrato tanti tarantini che non rispettano le regole e abbiamo anche ridotto il cosiddetto turismo del rifiuto» commenta il presidente di Kyma Ambiente Giampiero Mancarelli «Abbiamo riscontrato che molti cittadini non residenti a Taranto, e che arrivano nel capoluogo per lavoro o altre esigenze, ne approfittano per conferire fuori orario i rifiuti provenienti dalle loro abitazioni fuori città».

Abbandono di ingombranti

Altro capitolo, quello legato agli ingombranti: materiale di qualsiasi genere e dimensione che troppo spesso viene lasciato in discariche abusive, o nei pressi dei cassonetti per la raccolta, o semplicemente dove capita. «Anche in questo caso, grazie al controllo della centrale di monitoraggio costante nella sede direzionale di Kyma Ambiente, ci sono passi in avanti» continua Mancarelli «chiediamo la collaborazione di tutti affinché possano denunciare e segnalarci episodi di abbandono selvaggio».

Per il ritiro dei propri ingombranti, ricordiamo il servizio gratuito e a domicilio prenotabile al numero di telefono 800 013 739 oppure tramite l’App “Riciclario”. I nostri operatori risponderanno per concordare un appuntamento e il relativo ritiro.

Le foto e videotrappole

Ricordiamo che gli “occhi elettronici” di ultima generazione sono in azione 24 ore su 24 e hanno la capacità di catturare immagini in un raggio di oltre 600 metri. Non rispettare le norme sul conferimento dei rifiuti costituisce un illecito punito con sanzioni che vanno da 50 a 500 euro «e c’è anche il risvolto penale per azioni ascrivibili a reati ambientali» conclude il presidente Mancarelli «oltre a rappresentare un chiaro segno di inciviltà e di assenza di cura per la propria città».

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