Pubblicità in concessione a Google

La mostra “Street Art – Banksy & Co. “ allestita dal 18 marzo al 26 giugno 2016 presso il Museo della Storia di Bologna rappresenta la prima grande retrospettiva dedicata alla storia della street art.

Pubblicità in concessione a Google

In cinquant’anni, writing, street art e molte espressioni artistiche affini hanno profondamente cambiato il modo di relazionarsi allo spazio urbano, grazie anche alla disponibilità di nuovi materiali industriali, come le bombolette aerosol e i pennarelli negli anni ’70 e ’80 e, di nuove tecnologie digitali, come il web e i computer a basso costo a partire dalla fine degli anni ’90.
La mostra Street Art – Banksy & Co. è un modo originale e unico per scoprire la storia dell’arte di strada nella New York degli anni ’70 e ’80, per capire che le città vivono e comunicano anche attraverso un sovrapporsi non regolato di parole e per apprezzare una selezione di opere che offrono un ampio campionario della street art degli anni 2000.

Le oltre 250 opere e i documenti, riuniti negli spazi espositivi di Palazzo Pepoli, raccontano una tappa importante della storia di Bologna e invitano i visitatori a scoprire un nuovo modo di guardare e di relazionarsi allo spazio urbano. L’evento porterà inoltre per la prima volta in Italia la collezione donata nel 1994 dal pittore statunitense Martin Wong al Museo della Città di New York.

Ma la mostra pone anche altri interrogativi: quali tracce di queste culture stiamo trasmettendo al futuro? Quali modalità e quali approcci sono da prediligere per salvaguardare questo fenomeno? Che ruolo avrà il museo in questa prospettiva? Emerge evidente l’esigenza di una ridefinizione delle politiche culturali nello spazio urbano, perché queste esperienze artistiche – oggi più di ieri – influenzano il mondo della grafica, il gusto delle persone, l’Arte intera di questo secolo.

La mostra, sostenuta da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, e prodotta da Genus Bononiae. Musei nella città e Arthemisia Group, è curata da Luca Ciancabilla, Christian Omodeo e Sean Corcoran e nasce dalla volontà del Professor Fabio Roversi-Monaco, Presidente di Genus Bononiae, e di un gruppo di esperti nel campo della street art e del restauro, di avviare una riflessione sulle modalità della salvaguardia, conservazione e musealizzazione di queste esperienze urbane.

Pubblicità in concessione a Google