Sono stati presentati dal Presidente Emiliano i dati relativi al monitoraggio delle acque costiere di balneazione della regione Puglia, effettuati in applicazione alla direttiva comunitaria 2006/7/CE che stabilisce le regole della classificazione in tutta la Comunità Europea nelle quattro classi di qualità: eccellente, buona, sufficiente e scarsa.
Puglia prima in classifica
Dai controlli e dai monitoraggi dal Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente, la rete che coordina le varie Agenzie regionali per l’ambiente presenti sul territorio nazionale tra cui l’Arpa, la Puglia è al primo posto in Italia tra le regioni costiere per qualità delle acque di balneazione risultate “eccellenti”, seguita da Toscana e Sardegna.
Per la provincia di Taranto sono ben 71 i tratti di acque di balneazione eccellenti al 100%: 9 a Castellaneta, 5 a Ginosa, 5 a Leporano, 7 a Lizzano, 6 a Pulsano, 9 a Manduria, 7 a Maruggio, 3 a Massafra, 4 a Palagiano, 15 a Taranto, 1 a Torricella.
“Risultato straordinario”
“Si tratta di uno straordinario risultato ottenuto grazie alla grande attenzione per la risorsa mare in Puglia – commenta Mino Borraccino, Consigliere del Presidente della Regione per l’attuazione del Piano per Taranto. Non possiamo non rimarcare l’impegno del Presidente Emiliano per la salvaguardia di questo bene prezioso foriero di sviluppo per molti settori.
La Puglia è da diversi anni ambita meta turistica internazionale per le bellezze naturalistiche, paesaggistiche, storiche, culturali, enogastronomiche, folkloristiche e questa certificazione è estremamente importante per tutto il sistema economico della nostra regione che si basa tanto su commercio e turismo.
In Puglia sono oltre 800 i km di “acque” destinate alla balneazione risultate eccellenti dal punto di vista qualitativo della salubrità: lavoro fatto egregiamente dall’Arpa Puglia che ogni anno esamina circa 8.500 campioni, verificando, tra le altre indagini, la carica batterica delle acque, calcolata rispetto a valori soglia di due parametri microbiologici: “Enterococchi intestinali” ed “Escherichia coli”, indicatori di inquinamento di origine fecale.
Da Riva dei Tessali passando per Lido Silvana, Lido Cisanello, Campomarino, Torre Columena – conclude Borraccino – è tutto uno straordinario susseguirsi di tratti di litorale dall’acqua gradevolmente cristallina: un bene comune che la Regione Puglia si impegna a continuare a preservare.“