In questi mesi, nonostante le limitazioni e le difficoltà che ha comportato l’epidemia del Covid-19, Taranto ha registrato l’apertura di diversi cantieri e tavolo progettuali, che hanno l’obiettivo di traguardare il capoluogo ionico verso un nuovo futuro che vede nella realizzazione di nuove infrastrutture e nell’adeguamento di quelle esistenti due imprescindibili fattori di sviluppo.
Molte le attività in corso o in fase di approntamento, dall’Isola Madre al centro umbertino, passando dalle periferie e dalle zone balneari; una vera e propria “rivoluzione” che comincia ad incidere sulla Taranto di oggi mentre disegna quella di domani.
Fognatura a San Vito, Lama e Carelli
Aggiudicati i lavori di completamento della rete di fognatura nera a servizio degli abitanti di San Vito, Lama e Carelli.
«I lavori – fa sapere il sindaco Rinaldo Melucci – riguarderanno i nuovi impianti di via Storione, via Anemoni e via Rose, oltre alla fondamentale realizzazione dell’impianto di sollevamento di via Girasole, necessario per il funzionamento degli impianti dell’intera area limitrofa.
Continuiamo a investire per migliorare la qualità della vita anche dei nostri concittadini che abitano nelle borgate, con questi lavori sulla rete fognaria che non erano mai stati realizzati».
I Tamburi, un quartiere simbolo
A poche settimane dall’avvio dei grandi lavori che l’amministrazione comunale sta curando sul quartiere Tamburi, attraverso due differenti lotti già in gara, ciascuno finanziato per circa 13 milioni di euro da uno specifico accordo di programma del 2018 con la Regione Puglia, tenendo fede agli impegni sollecitati dai cittadini già all’interno del percorso di partecipazione del documento propedeutico alla redazione del nuovo piano urbanistico generale della città, il sindaco Rinaldo Melucci ha fatto visita alla comunità parrocchiale dei SS. Angeli Custodi, guidata con passione e mitezza da 44 anni da don Ciro Antonacci.
In occasione della consegna del cantiere di riqualificazione radicale della chiesa e delle sue pertinenze, il primo cittadino ionico ha commentato: «È emozionante toccare con mano la voglia di risalita che questa comunità possiede e l’impegno che istituzioni religiose e civili si stanno assumendo, specie nei confronti dei più giovani e per un futuro diverso di questo quartiere, che è la nostra trincea dalla quale vogliamo contrastare il degrado sociale, economico ed ambientale in cui la grande industria e una sequela infinita di scellerate scelte di governo ci hanno relegato.
La bellezza e l’unità di intenti che ritornano in questo luogo sono uno stimolo grande per tutti noi. Siamo vicini alla Curia, a don Ciro e ai suoi parrocchiani, anche con le piccole cose, a cominciare dalle arterie stradali limitrofe che stiamo manutenendo. È solo un anticipo di ciò che vedremo realizzarsi in questo quartiere a partire già da quest’anno».