Taranto ha da tempo intrapreso l’impegnativo ma entusiasmante cammino che dovrebbe portarla ad un futuro sempre più ecocompatibile.
Nonostante le difficoltà causate dall’epidemia di Covid-19 molti sono i progetti in corso di esecuzione, indipendenti tra loro ma tutti mirati a voltare pagine con l’immagine di una città grigia e schiava dell’inquinamento.
Dai “waterfront” del Mar Grande al turismo esperenziale sul Mar Piccolo, alle nuove modalità di collegamento urbano col BRT, passando da una vera e propria rivoluzione del sistema di raccolta e smaltimento rifiuti.
Piano delle Coste, primo confronto tra mitilicoltori e Comune
Qualche giorno fa ha avuto luogo il primo degli incontri per la definizione del nuovo Piano delle Coste di Taranto, documento che disegnerà le prospettive economiche del vasto litorale cittadino.
La riunione in videoconferenza ha coinvolto le rappresentanze della mitilicoltura, uno dei comparti più importanti per la blue economy locale. Il sindaco Rinaldo Melucci ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, ringraziando l’assessore allo Sviluppo Economico Fabrizio Manzulli e tutto lo staff della direzione per il lavoro svolto sulla bozza del piano, ora condiviso con le realtà produttive.
«Siamo determinati ad andare avanti sulla valorizzazione della filiera dei mitili – le parole del primo cittadino –, che è una filiera che abbiamo nel cuore, altrimenti non avremmo investito su sperimentazioni innovative, come le retine biodegradabili di Novamont, o la valorizzazione del prodotto attraverso Slow Food. Recepiremo le osservazioni di tutti i portatori d’interesse, alcune delle quali sono già organiche alla bozza, ma non dimentichiamo che dobbiamo stare nei tempi. Questo è un documento dinamico, aperto, finalmente Taranto avrà un Piano delle Coste dopo molti anni di assenza».
Il 10 dicembre, alle 10:30, si terrà il secondo incontro con il comparto turistico, mentre alle 15 quello con la cantieristica navale.
Rimboschimento aree industriali e differenziata, confronto tra ASI e amministrazione
Il progetto della “green belt”, la riforestazione di ampie zone del tessuto urbano ideata dal sindaco Rinaldo Melucci, coinvolgerà anche le aree industriali gestite dal consorzio ASI.
Questa mattina l’assessore all’Ambiente Paolo Castronovi ha incontrato il presidente di ASI Costanzo Carrieri e il dirigente tecnico Giacinto Angelastri per una riunione sul tema, analizzando il progetto di rimboschimento di alcune aree industriali oggi inutilizzate, presentato all’ente comunale dai tecnici del consorzio. Si tratta di un intervento che prevedrà la forestazione, con diverse essenze tipiche della vegetazione mediterranea, di un’area estesa complessivamente per circa 30 ettari, con un investimento da parte di ASI prossimo ai 750mila euro.
«Da questo primo confronto – ha spiegato Castronovi – abbiamo ricevuto impressioni positive. La proposta di ASI si integra perfettamente nel percorso che stiamo compiendo verso la “green belt”, estendendolo ad aree extraurbane di notevole interesse».
Nello stesso incontro, Castronovi e Carrieri hanno anche fatto il punto su un altro progetto del consorzio, l’estensione della raccolta differenziata all’area industriale di competenza, con la collaborazione di Kyma Ambiente, attraverso isole ecologiche dedicate.
«Anche in questo senso – ha concluso Castronovi – abbiamo trovato un’intesa di massima. L’estensione della raccolta differenziata a tutto il territorio è un obiettivo ormai acquisito, con questo ulteriore progetto potremo anche sperimentare modalità differenti di raccolta da poter poi “esportare” nel circuito urbano».