Pasquinelli
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Sono numeri importanti quelli dell‘impianto di selezione dei rifiuti “Pasquinelli”. Negli ultimi giorni sono stati stoccati imballaggi in carta e cartone per 36.320 tonnellate; imballaggi in plastica per 900 tonnellate; imballaggi metallici per 700 tonnellate; imballaggi in materiali misti per 43.740 tonnellate; imballaggi in vetro per 82.140 tonnellate; carta e cartone per 3.660 tonnellate.

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Le ecoballe vengono posizionate nelle strutture esterne prima di essere inviate ai consorzi di recupero e avviate poi al riciclo, per trasformarsi infine in risorsa economica per il Comune di Taranto. I risultati in costante crescita per l’impianto più grande in Puglia, di proprietà esclusiva di Kyma Ambiente, danno ragione al Comune di Taranto e all’azienda partecipata che hanno investito negli interventi di revamping e nel riavvio a fine agosto dei nuovi nastri trasportatori. Ma non è tutto. Su impulso del presidente Giampiero Mancarelli, col sostegno del sindaco Rinaldo Melucci e dell’assessore Paolo Castronovi, sono partiti anche alcuni lavori di ristrutturazione degli edifici all’interno dell’area di “Pasquinelli” destinati ai dipendenti. In particolare si tratta dei locali spogliatoi, bagni e uffici.

«Questi numeri ci confortano perché suggellano la bontà delle scelte fatte da questa amministrazione – ha dichiarato il presidente Mancarelli – con il riavvio dell’impianto “Pasquinelli”. Puntiamo però a fare ancora meglio, perché con l’estensione della raccolta differenziata a tutta la città nei prossimi mesi, e nel Borgo da lunedì prossimo, l’impianto aumenterà i giri della produzione e per noi il ritorno economico. Ma stiamo puntando anche ad alzare gli standard di sicurezza nella nostra azienda: dopo il confronto con i sindacati e i responsabili della sicurezza dell’impianto Pasquinelli, stiamo procedendo alla ristrutturazione delle aree che ospitano i nostri dipendenti, dagli spogliatoi agli uffici. Per noi la sicurezza dei nostri dipendenti è primaria, soprattutto in una fase così delicata come quella che stiamo attraversando».

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