L’amministrazione Melucci, dallo scorso gennaio lavora sulla Green Belt Taranto, un progetto estremamente ambizioso presentato sui tavoli istituzionali nazionali ed europei che mira a far diventare la città di Taranto una vera e propria capitale green.
L’intervento, portato a marzo al tavolo del Cis come nuovo progetto strategico all’interno dei nuovi filoni di finanziamento dei Just Transition Fund, si configura come una operazione diffusa sull’intero perimetro del territorio Comunale di Taranto, strutturato come un sistematico Piano di ambientalizzazione, rinaturalizzazione di aree pubbliche ed implementazione del verde che riguarderà tutti i quartieri di Taranto. In particolare il progetto prevede di creare una strutturata “Green Belt” intervenendo su tutte le aree a verde, parchi, zone umide, foreste urbane ed aree di interesse naturalistico di proprietà pubblica soprattutto del Comune di Taranto.
La suddivisione delle aree
La cintura verde sarà strutturata in:
– Cintura Verde Nord, comprendente i quartieri Tamburi – Paolo VI e buona parte del perimetro del Secondo Seno di Mar Piccolo;
– Cintura Verde Est, comprendente i quartieri Solito, Salinella, Taranto 2;
– Cintura Verde Sud, sviluppata sul litorale e lungo l’asse di collegamento dei quartieri San vito, Lama, Talsano.
La proposta è inserita nell’esteso processo di ambientalizzazione che guarda al verde come infrastruttura urbana primaria, servizio ecosistemico essenziale, elemento cardine di una più ampia bonifica dei territori fortemente degradati dagli effetti della produzione industriale di questi ultimi cento anni. La creazione di una Green Belt che valorizzi ed implementi percentualmente le aree a verde e funga da sistema di attenuazione degli agenti inquinanti nei vari quartieri sensibili della città è un intervento inquadrato ed auspicato in tutte le programmazioni strategiche in atto, partendo dal Documento Programmatico Preliminare al nuovo Piano Urbanistico Generale, al Piano di Transizione Economica, Ecologica, Energetica del comune di Taranto “Ecosistema Taranto”, sino al Piano Strategico Regionale “Taranto Futuro Prossimo”.
I progetti in cantiere
Tale operazione è già stata avviata con due progetti:
– il progetto sul Quartiere Tamburi (l’intervento pilota “Foresta Urbana – Phitoremediation), che prevede la realizzazione di un vasto bosco urbano con opportune essenze arboree in grado di depurare i terreni inquinati e le falde, di cui si é conclusa la progettazione e sta per partire la gara di affidamento lavori (scheda CIS 2.14 e 2.21.1a );
– il progetto del Lungomare terrazzato Mar Piccolo (scheda CIS 2.21.3), anche esso parte di un sistema ambientale definito e sistemico che perimetra i due seni del Mar Piccolo.
Il comune di Taranto ha, inoltre, già preventivato di investire importanti somme all’interno del Piano triennale dei Lavori Pubblici 2020/2023, su diverse aree e parchi urbani e sulla implementazione e valorizzazione delle aree naturali come Eco Palude La Vela, il Parco Mar Grande, il Parco del Mirto, la Villa Peripato, viale del Tramonto. Nello specifico il progetto “Green Belt Taranto” perseguirà le seguenti finalità di carattere ambientale:
– recupero ambientale di vaste “aree marginali”, attualmente non valorizzate e considerate in alcuni casi anche a rischio ambientale, attraverso la salvaguardia dei valori naturalistici costituiti dai diversi contesti ecosistemici caratterizzanti;
– realizzazione ed incremento di nuove aree verdi a scala urbana, attraverso progetti di rimboschimento, creazione di parchi urbani, suburbani ed extraurbani che fungano da sistema ambientale interconnesso di transizione tra città-campagna, riorganizzazione degli orti periurbani e aree agricole, valorizzazione e rinaturalizzazione delle aree di interesse naturale come zone umide, litorali costieri, saline, corsi d’acqua naturali ed artificiali;
– implementazione quantitativa e qualitativa della superficie di verde urbano, attualmente sottodimensionata rispetto agli standard urbanistici, attraverso la piantumazione di circa un milione di alberi (compresi arbusti, macchia mediterranea etc..) attrezzando le numerose aree a verde e spazi aperti di proprietà comunale, attualmente non attrezzati;
– realizzazione di infrastrutture viabilistiche Green, comprendenti percorsi pedonali, naturalistici, ciclabili.
I commenti dell’Amministrazione
«Accogliamo con favore – commenta fa il Sindaco Melucci – l’interessamento del governo, espresso ultimamente dal Senatore Turco, con cui abbiamo nei mesi scorsi condiviso la scheda Cis sulla Green Belt, al progetto da noi proposto per realizzare la più ambiziosa ed imponente infrastruttura verde a corona del tessuto urbano di Taranto. É un percorso che abbiamo già tracciato in seno al Documento Programmatico Preliminare scrivendo le linee guida per un alternativo sviluppo sostenibile della città, imponendo come invariante strutturale della pianificazione futura del territorio, la valorizzazione dei contesti ambientali e naturali di cui la città è ancora depositaria. Lo stesso concetto è stato infatti poi ripreso da tutti i recenti strumenti di pianificazione Strategica Nazionali su Taranto, il famoso Cantiere Taranto, e Regionali chiamato Taranto Futuro Prossimo».
«L’amministrazione Melucci – interviene l’assessore all’urbanistica Ubaldo Occhinegro – intende concretizzare in poco tempo questo progetto, nell’ottica di un Piano del verde sistematico e strutturale, modello di una innovativa pianificazione urbanistica incentrata sulla Green Belt, intesa come una cintura verde polifunzionale “di rispetto” attorno ai centri abitati che costituiscono la policentrica espansione urbana della città di Taranto. Nei prossimi mesi si inizierà la costruzione della Foresta Urbana Nord ai Tamburi e, contestualmente si concretizzerà un nuovo accordo di programma con Cassa Depositi e Prestiti per realizzare nuove foreste urbane con migliaia di nuovi alberi e piantumazioni in localizzate aree pubbliche della città, già dalla prossima primavera».