Visita del Sindaco Rinaldo Melucci e dell’Assessore allo Sviluppo Economico Fabrizio Manzulli alla zona dei Docks di Porta Napoli, per incontrare vivaci realtà associative ed imprenditoriali, che hanno iniziato ad animare questa cerniera urbana tra porto e centro storico, ormai alla base dei progetti di rigenerazione dell’Amministrazione comunale.
In particolare, il primo cittadino ionico si è potuto intrattenere presso i locali impiegati dall’associazione di promozione sociale Officina Maremosso, per discutere con Francesco Sisto ed il suo team di visionari artigiani tarantini come, tra gli altri obiettivi del loro nobile progetto, sostenere il recupero in corso delle nostre tradizioni marinaresche, dando una prospettiva economica sostenibile ad un comparto, quello delle attività produttive connesse in vario modo alla filiera del mare, sempre più centrale nelle politiche dell’Amministrazione comunale, insieme principalmente all’innovazione digitale, alla riqualificazione urbana e alla internazionalizzazione dei prodotti della nostra terra, uno degli assi portanti dello stesso piano di transizione Ecosistema Taranto.
«Cambiare modello di sviluppo, in senso sostenibile, circolare, alternativo – ha spiegato il Sindaco conversando tra i Docks -, significa con coraggio percorrere da pionieri alcune strade nuove, rischiose, ma entusiasmanti, legate alle nostre radici, a quello che sappiamo fare bene da più di 2000 anni, certamente da molto più tempo di quando ci hanno costretto a fare siderurgia. Esperienze come quella dell’Officina Maremosso per noi rappresentano una primizia, da proteggere ed alimentare, per questa stagione di grandi trasformazioni, che ormai è partita. È una prova di resilienza, guardare quegli scafi in legno, vedere sudare questi ragazzi a Porta Napoli con gli occhi carichi di orgoglio e di amore per Taranto e il nostro meraviglioso mare, apprendere dei loro traguardi e delle tecnologie che persino si stanno brevettando a pochi passi dal porto e dal centro storico, ci regala una grande carica di ottimismo. Noi speriamo che siano sempre di più i giovani, i professionisti e in generale i privati che decidono di investire in riva allo Ionio, in settori nuovi, in economia buona, in coerenza con la nostra visione della città, con i nostri sforzi per elevare la qualità della vita dei tarantini, ma anche la loro consapevolezza di cosa eravamo e cosa stiamo tornando ad essere. Tra un paio di anni mi piacerebbe vedere pullulare questa zona di iniziative come questa, sarà il vero cuore pulsante della transizione di Taranto. E siamo sulla strada giusta».