Dal prossimo 28 settembre i bus extraurbani, regionali, interregionali, nazionali e internazionali provenienti dalle direttrici d’ingresso nord-occidentali della città (statali 106, 7 ter, Appia, cavalcavia Cristoforo Colombo) non potranno più accedere nel centro urbano.
L’ordinanza 54 del 9 settembre, firmata dal sindaco Melucci, introduce questo divieto in via sperimentale, in attesa dell’entrata in funzione del dell’area di scambio “Cimino”, modificando parzialmente la precedente ordinanza 23 del 25 giugno 2019.
Accesso limitato al terminal in zona porto
I mezzi oggetto dell’ordinanza potranno accedere esclusivamente all’area del terminal bus a ridosso del porto mercantile, fermandosi negli stalli riservati per il tempo necessario a effettuare le operazioni di discesa e salita dei passeggeri. La sosta sarà consentita lungo via Cristoforo Colombo. Per i bus provenienti dalle altre direttrici d’ingresso cittadine, viene confermato il divieto di sosta in qualsiasi luogo del centro urbano, a eccezione delle aree indicate come capolinea o destinate alla sosta prolungata.
Tutte le società di trasporto che circolano sul territorio comunale, interessate dall’ordinanza, dovranno provvedere ad adeguare i propri servizi.
“Razionalizzare la mobilità cittadina”
«Questo provvedimento mira a razionalizzare la mobilità cittadina – ha spiegato il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, perseguendo gli obiettivi che abbiamo fissato nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Ci avviamo a una graduale riduzione dell’impatto del traffico veicolare sulla cintura urbana, con l’integrazione di modalità di trasporto alternative, meno rumorose e meno inquinanti, a partire da bici e monopattini elettrici, per finire alla grande rivoluzione delle BRT, le innovative linee di bus elettrici a transito rapido».
Nessun disagio per gli utenti
La sperimentazione che riguarderà il divieto di accesso in città, per i bus provenienti dalle direttrici d’ingresso nord-occidentali, è solo un tassello del più ampio piano di rimodulazione della mobilità cittadina pensato dall’amministrazione Melucci.
La misura introdotta con l’ordinanza sindacale 54 dello scorso 9 settembre, efficace dal successivo 28 settembre, mira a limitare la percorrenza di mezzi, spesso tecnologicamente obsoleti, che quasi sempre sostano con i motori accesi nelle strade cittadine aumentando le emissioni a carico dell’ecosistema urbano.
Questa prospettiva, tuttavia, non comporterà particolari difficoltà per l’utenza che ogni giorno raggiunge Taranto tramite bus. Come in molte altre città, infatti, è già previsto e commercializzato un biglietto “integrato” che permette l’utilizzo anche dei bus Kyma Mobilità. La società partecipata del Comune di Taranto, inoltre, ha allo studio ulteriori incentivi all’utilizzo di più mezzi con unico biglietto, che saranno presentati prima del 28 settembre.
Gli orari dei bus extraurbani, poi, non subiranno variazioni: i pendolari si muoveranno dalle località di partenza alla stessa ora e il trasbordo sui bus cittadini, sempre disponibili al terminal, comporterà una minima attesa, se non nulla.
Nelle prossime settimane, inoltre, la disponibilità di mezzi di trasporto alternativi, come monopattini e bici elettriche, amplierà ulteriormente le possibilità di movimento all’interno della cintura urbana.