Il sindaco Rinaldo Melucci ha inaugurato e avviato il nuovo impianto di selezione “Pasquinelli”, dopo due anni di radicali interventi di revamping.
Con un investimento complessivo di circa 3 milioni di euro, 2 a carico del Comune di Taranto e 1 da parte di “Kyma Ambiente – Amiu”, la struttura riprenderà a lavorare i rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata di Taranto, entro l’anno estesa a tutto il territorio comunale. L’impianto è autorizzato a lavorare fino a 50mila tonnellate di rifiuti, potenzialmente provenienti anche da altri comuni dell’area vasta di Taranto, con la previsione di un’apertura al mercato che rappresenta il futuro dell’azienda. «Abbiamo ora un impianto che è un fiore all’occhiello per “Kyma Ambiente – Amiu” – le parole del sindaco Melucci –, è il segno evidente di come, grazie anche al contributo del consiglio comunale, stiamo cambiando radicalmente l’azienda. Abbiamo avviato un profondo processo di riforma dell’assetto aziendale, vogliamo ragionare in termini di holding mutuando esperienze che in altre zone d’Italia hanno già vissuto con successo alcuni anni fa e l’impiantistica è un elemento discriminante che stiamo condividendo anche con la Regione Puglia». Insieme con il sindaco Melucci, erano presenti il presidente di “Kyma Ambiente – Amiu” Giampiero Mancarelli e il viceministro dell’Economia e delle Finanze Antonio Misiani, il presidente di Ager Puglia Gianfranco Grandaliano e gli assessori alle Società Partecipate e Ambiente Paolo Castronovi e Annalisa Adamo. Dopo il taglio del nastro, monsignor Emanuele Ferro ha benedetto la struttura.
Nuovi posti di lavoro
L’impianto consentirà il ricollocamento di 21 unità lavorative, primo passo di un profondo turn over che riguarderà prossimamente l’azienda, con l’avvio di diversi bandi di reclutamento di personale. «Non è banale, in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando – ha spiegato il primo cittadino –, rilevare come il gruppo Comune sia tra i principali datori di lavoro del territorio. Anche questo è un elemento del cambiamento che abbiamo immaginato per “Kyma Ambiente – Amiu”: “kyma” vuole dire onda, un’onda di buone pratiche che travolgerà positivamente l’azienda». La raccolta differenziata proveniente da Taranto, quindi, sarà lavorata nell’impianto che separerà ulteriormente il multimateriale (carta, cartone, plastica e metallo) grazie alle linee di selezione. Negli ambienti esterni saranno stoccati il vetro e i rifiuti ingombranti, prima di essere avviati a recupero.
Sostenibilità e innovazione
Ragionando in termini di sostenibilità, inoltre, l’impianto potrà contare sull’energia fornita da un impianto fotovoltaico presente sul tetto. «La sostenibilità, economica e ambientale, insieme all’innovazione e al futuro sono le tre direttrici dell’azienda che stiamo ricostruendo – ha dichiarato il presidente Mancarelli –, “Kyma Ambiente – Amiu” è il motore della transizione ecologica del nostro territorio, seguendo le linee guida di “Ecosistema Taranto” forniteci dal sindaco Melucci. Dopo questo revamping, procederemo con quello dell’impianto di compostaggio, anche per accogliere le aumentate quantità di rifiuto organico che arriveranno dalla raccolta differenziata estesa a tutto il territorio comunale. Oggi mettiamo il primo tassello di un puzzle che stiamo realizzando insieme».
Rinascita di Taranto
La presenza del viceministro Misiani ha sancito l’importanza di questa inaugurazione, un impianto che mira a far risparmiare comune, azienda e cittadini, ma che definisce anche come Taranto sia il simbolo nazionale del “green new deal”. «Non sarà un processo semplice – ha spiegato il senatore –, ma dobbiamo creare tutte le condizioni per andare spediti nel processo di graduale decarbonizzazione del sistema produttivo. Taranto mi ha conquistato per la sua bellezza, ma soprattutto perché da questa città passano le speranze di realizzare questo obiettivo».