Ancora una volta pusher, ancora una volta un giovanissimo, finisce nella rete dei Falchi della Squadra Mobile.
Ma questa volta la sostanza stupefacente spacciata ha un nome particolare, accattivante, “Tesla”, come accattivante è anche il modo in cui si presenta, in pasticche, di forma triangolare e di un bel colore brillante, arancione. Rientra tra le cosiddette “turbodroghe” (i cui nomi si rifanno alle auto di lusso) derivanti dall’ectasy, in cui l’MDMA (metilendiossimetamfetamina) è mescolato con altre sostanze chimiche che ne esaltano l’azione e che possono causare la morte di un ragazzo anche solo dopo una singola assunzione.
Erano giorni che i poliziotti seguivano i movimenti del pusher, un giovane tarantino già noto alle forze dell’ordine per reati concernenti gli stupefacenti, convinti, sulla base dei frequentissimi incontri con tossicodipendenti, che avesse ripreso a pieno ritmo la sua illecita attività. Gli agenti decidono, quindi, di bussare alla porta della sua abitazione. E così, all’interno di un casco da motociclista, i Falchi recuperano in sei bustine in cellophane contenenti n. 109 pasticche di droga sintetica. Inoltre, all’interno di un marsupio, trovano un bilancino di precisione, una lama per taglierino con evidenti tracce di hashish, 840 euro in banconote e, in un pacchetto di sigarette, sette dosi di hashish ed una dose di “marijuana”. Il tutto sottoposto a sequestro.
Al termine dell’operazione, il giovane è stato arrestato in flagranza di reato e accompagnato presso la Casa Circondariale del Capoluogo.