Poco fa, in diretta su reti quasi unificate, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha praticamente dato avvio all’apertura di tutte le attività, secondo un’agenda a step diversi.
Chi apre dal 18 maggio
Dal 18 maggio possono riaprire bar, ristoranti, negozi, parrucchieri, estetisti e stabilimenti balneari, sulla base dei «protocolli di sicurezza» approvati dalle regioni e del «monitoraggio della curva epidemiologica».
Chi apre dal 25 maggio
Dal 25 maggio possono aprire «palestre, piscine e centri sportivi» con protocolli di sicurezza.
Chi apre dal 15 giugno
Dal 15 giugno «riaprono» cinema, teatri e centri estivi. Ogni regione «può introdurre misure ampliative o restrittive» in maniera autonoma. Ma resta una «clausola di salvaguardia dello Stato», che in caso di risalita delle curva epidemiologica «può intervenire» qualora non lo facessero i governatori.
Si a incontri con amici
Conte ha spiegato che sempre da lunedì 18 maggio «riprende la vita sociale e riprendono gli incontri con gli amici». Ma ha raccomandato «di portare sempre la mascherina, di metterla sempre al chiuso ma anche all’aperto se non c’è possibilità di rispettare le distanze».
Resta divieto assembramento e distanza 1 metro
Resterà «il divieto di assembramenti e distanza di un metro». Inoltre avremo «un piano nazionale di monitoraggio per tenere sotto controllo la curva epidemiologica» con «comunicazioni quotidiane dalle regioni» e questo consentirà di poter intervenire «se necessario» «con misure specifiche in luoghi circoscritti».