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Dopo diverse settimane di chiusura, a Taranto riaprono parchi, ville e giardini pubblici.

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Lo ha deciso il sindaco Rinaldo Melucci che ha emanato un’apposita ordinanza, la n. 33, efficace da sabato 9 a domenica 17 maggio, che restituisce alla fruizione dei cittadini le aree verdi cittadine.

Ecco chi riapre da domani

La Direzione Patrimonio, attraverso un proprio provvedimento, ha stilato un primo elenco delle strutture che riapriranno immediatamente. Si tratta di Villa Peripato, parco Cimino, Parco della Gioia, Piazza Pio XII, Villa Attica e Villa Legari dove l’amministrazione provvederà alle operazioni di sanificazione e ai controlli previsti dalle normative nazionali in tema di distanziamento sociale e utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Le aree citate saranno aperte dalle 8 alle 20.

Ai concessionari di parchi pubblici, invece, sarà consentita l’apertura previa comunicazione alla direzione Patrimonio e solo se garantiranno modalità di accesso e controllo che rispettino le disposizioni del Dpcm del 26 aprile e la costante sanificazione.

Ancora off-limits le aree giochi per bambini

Resta il divieto, disposto dal Governo attraverso il Dpcm, di utilizzo delle aree giochi attrezzate per i bambini. Anche l’accesso a spiagge, arenili e scogliere non sarà possibile fino al 17 maggio, potranno essere attraversati solo per lo svolgimento delle attività sportive che lo richiedono.

Con la stessa ordinanza il sindaco Melucci ha disposto anche la ripresa di ogni tipologia di gioco lecito, mantenendo il divieto di accensione dei monitor all’interno degli esercizi autorizzati. I gestori dovranno provvedere a far rispettare i protocolli di sicurezza sanitaria previsti dal Dpcm.

“Un quadro incoraggiante”

«I bollettini epidemiologici emanati dalla Regione Puglia – le parole del sindaco Melucci – ci stanno offrendo un quadro incoraggiante, rispetto all’andamento del contagio.

Abbiamo deciso, di conseguenza, di sciogliere la riserva sulle aree pubbliche, seguendo le disposizioni governative che nell’ultimo Dpcm affidano ai primi cittadini la facoltà di aprirle solo se sia possibile evitare ogni forma di assembramento al loro interno.

È una decisione presa pensando soprattutto al grande sacrificio compiuto dai più piccoli in queste settimane di lockdown: offrire loro una possibilità di svago all’aria aperta ci è sembrata un’opzione ora praticabile».

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