Il Sindaco di Taranto prosegue la sua azione mirata alla limitazione delle fonti inquinanti che dispiegano il loro dannoso effetto sul territorio.
Dopo la nota di qualche giorno fa, in cui venivano concessi 30 giorni per l’attuazione perentoria delle disposizioni sindacali che ordinavano la fermata degli impianti inquinanti, il primo cittadino ionico torna sulla questione dei “wind days“.
“Mai più cittadini segregati in casa”
“Abbiamo letto con attenzione e gratitudine – scrive in una nota Rinaldo Melucci, Sindaco di Taranto – lo studio presentato da alcuni ricercatori italiani dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima sulla rivista “Air Quality, Atmosphere & Health”.
Lo stesso Comune di Taranto, che pure è un mero esecutore in questo frangente, aveva più volte richiesto l’aggiornamento della delibera regionale del 2012, che regolamenta le misure nei giorni definiti “wind days”. E sulla assurdità di far vivere segregata, ancora nel 2020 e al tempo del coronavirus, una intera comunità nei numerosi giorni di vento dell’anno, piuttosto che intervenire con convinzione sulle fonti inquinanti, diremmo che siamo tutti d’accordo.”
Cos’è il wind day
Il Wind Day tradotto «giorno di vento» fa riferimento ad eventi meteorologici nei quali la velocità del vento supera determinati limiti e prende particolari direzioni. In occasione dei Wind Days a Taranto il vento proviene dal settore NORD – OVEST. In queste condizioni il vento soffiando dall’area industriale disperde in alcuni quartieri della città (Tamburi e Paolo VI) inquinanti di origine industriale, in particolare PM10 e il benzo (a)pirene.
La dispersione di questi inquinanti può determinare aumento del rischio a carico della salute dei cittadini di Taranto, in particolare per le persone che risiedono a ridosso dell’area industriale. Quindi tutte le volte che i modelli previsionali di ARPA Puglia segnaleranno, a causa delle condizioni metereologiche, un possibile aumento del PM10 oltre la soglia dei 50ug/m3 saremo nella condizione di «WIND DAY».
In questi casi a titolo di massima precauzione nelle zone adiacenti all’area industriale le persone dovranno osservare i consigli utili.
Necessario intervenire con convinzione sulle fonti inquinanti
“Ma ormai il tema – aggiunge il primo cittadino ionico, ancorché significativo dal punto di vista scientifico, sembra meno attuale. Come non ci scandalizza più che disparati organismi, CNR, ISS, ISPRA, ARPA, ASL, ecc. ci rappresentino periodicamente scenari spesso dissonanti nella prospettiva sanitaria, senza che si curino per altro dello stato d’ansia nel quale puntualmente gettano i residenti, specie del quartiere Tamburi, o della difficoltà nella quale relegano gli enti locali.
Oggi Taranto non è più interessata a perfezionare le cautele nei “wind days”, oggi noi non siamo semplicemente più disponibili a vivere giorni di “wind days”. Tutta Italia sta toccando con mano quanto sia complicato e doloroso restare ingiustamente segregati e privati delle più normali libertà ed attività.
Ogni studio è interessante e forse utile, ma no, grazie – conclude il Sindaco Melucci. Cambiare gli orari di apertura delle finestre non è più in discussione. Possiamo solo discutere dello stop delle fonti inquinanti e del ritorno ad una vita normale. Come vale per tutti i cittadini del mondo civilizzato.”