Non è solo il Sindaco di Taranto a criticare pesantemente l’operato dei commissari di Ilva in Amministrazione Straordinaria.
All’altolà di Rinaldo Melucci, che reclamava una indispensabile partecipazione del territorio ionico attorno al tavolo che deve decidere del futuro del colosso siderurgico si affianca adesso il Partito Democratico, che con una nota congiunta a firma di Vincenzo Di Gregorio e Giampiero Mancarelli, rispettivamente segretario cittadino e segretario provinciale del PD di Taranto, non usano troppa diplomazia del condannare l’operato degli attuali commissari di Ilva in AS.
Chi sono i commissari di Ilva in AS
Era la fine di aprile del 2019, quando il Ministro Di Maio firmava il decreto di nomina dei nuovi Commissari straordinari dell’ex-Ilva di Taranto, chiamando alla guida del colosso siderurgico Francesco Ardito, avvocato e dirigente della AQP S.p.A.; Antonio Cattaneo, revisore contabile e responsabile nazionale della divisione Forensic di Deloitte e Antonio Lupo, avvocato grottagliese.
La nomina giungeva a poche ore dalle dimissioni dei precedenti Commissari e precedeva la prima seduta del Tavolo istituzionale permanente a guida MiSE, aprendo le porte alla auspicata realizzazione dei progetti per il futuro di Taranto, alle attività di bonifica e al rilancio economico e sociale del territorio.
Di Gregorio e Mancarelli: “improvvisazione e superficialità”
“Una brutta parentesi che rischia di finire anche peggio se verrà sottoscritto un accordo peggiorativo su tutti i fronti rispetto alle precedenti intese.” E’ così che Di Gregorio e Mancarelli giudicano l’operato dei tre commissari.
“Un modus operandi, lo ribadiamo a chiare lettere – rincarano i due segretari del PD ionico, che estromette il Sindaco di Taranto e l’intera città mentre si cambiano i tratti principali del piano industriale che avrà un impatto imponente sulla città nonché si danno slittare in maniera incomprensibile ancora gli interventi ambientali, nascosti dietro una nuova spinta green di dubbia efficacia.
Siamo e restiamo basiti da tanta improvvisazione e tanta superficialità.
Non si decide di Taranto senza Taranto.
Non è ammissibile, soprattutto, rispetto al fatto che vi sarà un nuovo ingresso pubblico nella nuova società.
Siamo convinti che il Sindaco di Taranto abbia ragione rispetto a questa sciatta modalità – concludono Di Gregorio e Mancarelli – e chiediamo e ribadiamo ai parlamentari di attivare tutte le procedure affinché vengano rimossi i tre attuali commissari che hanno brillato per la loro straordinaria inconcludenza.”