“Il loro futuro è già più incerto di altri, ma il dover affrontare il presente con 1000 euro al mese davvero mi sembrava un’assurdità: questa è la condizione nella quale versano gli oltre 2.500 lavoratori ex Ilva in esubero e collocati in Cassaintegrazione a zero ore.
Una preoccupazione non di oggi, ma che insieme al collega Cosimo Borraccino avevamo già posto chiedendo che fosse la task force della Regione per l’occupazione e le crisi aziendali a prendersi in carico di una soluzione per integrare il reddito di questi lavoratori.
Borraccino ora è assessore allo Sviluppo Economico, ma determinate battaglie comuni non le ha dimenticate, per questo sta cercando, insieme ai sindacati e alla task force, di riaprire i termini del bando n. 4/2017 in modo da attivare, così come fa me auspicato, corsi di formazione e di riqualificazione professionale retribuiti. In questo modo avremo la possibilità di tenere professionalmente aggiornati i lavoratori e quindi dar loro un ulteriore possibilità di reimpiego, ma anche non farli vivere con 1000 euro al mese. Tiferò perché questa soluzione vada in porto e assicuro all’assessore Borraccino tutto il mio sostegno, pronto a essere al suo fianco anche da consigliere regionale di opposizione. Perché quando si lavora nell’interesse del territorio non ci sono né bandiere politiche da issare, né spillette da appuntarsi”, cosi il consigliere regionale di Direzione Italia/Noi con l’Italia, Renato Perrini.